Il bucaneve centroeuropeo, Galanthus nivalis L. (vedi), è senza dubbio la specie meglio conosciuta di questo genere originario del “Vecchio mondo” – dall’Europa centrale fino al Mar Caspio in Asia. Sono però note numerose interessantissime specie e forme. La collezione più ampia, di ca. 300 cultivar, si trova in Gran Bretagna (Colesbourne Snowdrops) . Dal punto di vista botanico questo genere è particolarmente complesso e le distinzioni tra la specie e soprattutto tra le varie forme sono alquanto sfumate. Nel 2002 è stata pubblicata da The Griffin Press una monografia con il titolo “Snowdrops” considerata il punto di riferimento più autorevole, ma nella letteratura specializzata continuano tuttora discussioni tassonomiche e la RHS pubblica annualmente un yearbook dedicato in parte a questo genere.
La conservazione dei bulbi di tutte le specie di Galanthus non è difficile, ma per conservare la loro vitalità, è importante non farli essiccare eccessivamente. Per questa ragione è opportuno tenerli in sacchetti semiermetici immersi in torba.
Galanthus elwesii
Questa specie è originaria dell’Europa orientale ed è più grande della specie centroeuropea. Gli steli raggiungono l’altezza di 25 cm. Le foglie sono verde-glauche e crescono ancora dopo la fioritura fino ad una larghezza di oltre 2 cm. La larghezza delle foglie distingue questa specie da Galanthus caucasicus, caratterizzato da foglie molto strette. Come in tutti i bucaneve, il perigonio di G. elwesii è composto da 3 tepali esterni e tre tepali interni di lunghezza differente (anche se esistono eccezioni) e questa caratteristica lo distingue dal genere molto affine, Leucojum. I tepali interni del G. elwesii sono macchiati di verde con disegni diversi nelle varie forme della specie (ma sono note anche forme con tepali bianco puro). I bulbi tondeggianti, relativamente grandi, devono essere piantati in vaso nei mesi autunnali. Conviene che siano molto vicini uno all’altro per ottenere un effetto di abbondanza. I risultati migliori si ottengono senza mescolare la specie con altre dello stesso genere. Si può invece consigliare l’impianto insieme con altre bulbose molto precoci, per esempio le Iris reticulata di colore scuro, soprattutto se i vasi o ciotole sono assai ampie. Le piante non dovrebbero mai trovarsi in un substrato troppo secco durante il ciclo vegetativo. Pertento è opportuno annaffiare i vasi moderatamente ma regolarmente. L’apporto di un fertilizzante liquido per piante fiorite deve essere limitato al periodo dall’emergenza delle piante fino alla fioritura e deve essere usata una dose dimezzata rispetto ai consigli sulla confezione commerciale. Come tutti i bucaneve, anche G. elwesii cresce bene in una posizione di insolazione parziale, ma se viene garantito un sufficiente annaffiamento, i vasi possono essere collocati prima e durante la fioritura anche in pieno sole. L’ombra totale dovrebbe essere evitata.
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Galanthus nivalis la specie e sue forme
Il bucaneve classico è spontaneo in Europa continentale dai Pirenei all’Ucraina. E’ naturalizzato nel Benelux, in Gran Bretagna, nei Paesi nordeuropei ed in America settentrionale. Viene coltivato da tempi immemorabili. Gli steli raggiungono l’altezza di 8-15 cm. Le foglie sono verdi o leggermente glauche, con i margini frequentemente un poco piegati verso il basso. I fiori sono bianco latte con i tepali interni più corti e con macchie verdi a forma delle lettere U o V rovesciate. Dai “galanthofili” sono però state selezionate molte altre forme con macchie particolari per intensità, forma e colore. Così sono per esempio note, ma difficilmente reperibili, la forma ‘Alba’, caratterizzata da una minuscola macchia verde, “Lady Elphinstone” con fiori doppi con centro giallastro anziché verde, ‘Lutescens’ con tepali con punte gialli e l’ovario giallo, ‘Poculiformis’ completamente bianca senza macchie e con tutti i tepali della stessa lunghezza ecc. ecc. Facilmente reperibili sono, oltre alla specie base, anche la forma ‘Flore Pleno’, con i tepali esterni semplici e quelli interni divisi in numerosi segmenti, e la forma ‘Viridi-apice’, con macchie verdi sulle punte dei tepali esterni oltre a quelli interni. Particolarmente grande e robusta è la selezione “Sam Arnott”, coltivata estesamente in Gran Bretagna.
La coltivazione del Galanthus nivalis in vaso è simile a quella della specie G. elwesii. Durante la fioritura è opportuno annaffiare abbondantemente nel caso di eccessiva siccità. In questo modo è possibile allungare la durata della fioritura ed assicurare l’adeguato sviluppo del bulbo. Essendo la pianta del bucaneve europeo molto piccola, possono essere preparati vasi con una popolazione particolarmente densa. Nel caso i vasi o fioriere fossero molto profondi, possono essere piantati in profondità bulbose a fioritura tardiva, le quali emergeranno dopo la fioritura dei bucaneve e permetteranno l’uso degli stessi contenitori fino ad aprile.
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Galanthus woronowii ( o ikariae)
Le specie G. woronowii e G. ikariae vengono comunemente confuse nel commercio delle bulbose e pertanto, per semplificare la comprensione ed il ritrovamento dei termini noti, qui vengono indicati ancora entrambi i nomi. Galanthus woronowii è però molto più comune dell’altra specie ed è adatto alla propagazione. Si distingue per il fogliame lucido, verde brillante, mentre il fogliame di G. ikariae è verde scuro opaco. G. woronowii è diffuso in un’area molto più ampia dell’altra specie. Si trova nel Caucaso, in Transcaucasia, in Russia meridionale, in Georgia ed anche in Turchia nord-orientale. La presenza del G. ikariae in natura è limitato alle isole dell’Egeo.
Gli steli del Galanthus woronowii raggiungono l’altezza massima di 15-17 cm. Le foglie hanno un colore verde brillante e sono lucide, i loro bordi sono leggermente incurvati verso l’alto (a differenza di un’altra specie simile, G. plicatus) e sulla loro superficie talvolta sono visibili due, tre o quattro solchi. La bellezza del fogliame è particolarmente apprezzata nella coltivazione in vaso. I fiori sono bianchi nei tepali esterni, mentre quelli interni presentano marcati disegni verdi, generalmente a forma di ferro di cavallo. Questa specie fiorisce leggermente più tardi delle altre, ma sempre ancora in inverno. La coltivazione è molto simile a quella del G. elwesii, solo la richiesta di umidità nel suolo è maggiore.
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Galanthus plicatus, reginae-olgae, transcaucasicus ed altri
Non sono difficili a coltivare in vaso, ma il loro costo e la loro reperibilità li collocano ancora tra le geofite ornamentali rare.