PROGRESSI NEL MONDO DEI NARCISI
J. Shejbal
Introduzione
Tra gli anni sessanta e novanta del XX secolo è avvenuta non solo la grande creazione di nuovi ibridi di narcisi e la loro registrazione presso la Royal Horticultural Society di Londra (RHS), ma anche il consolidamento della ormai ben nota classificazione orticola di tali ibridi (vedi anche le pagine dedicate ai narcisi nel libro on-line “IL Sentiero Verde dei Bulbi” nel sito www.floriana.ws). Questa classificazione attribuisce ogni cultivar ad una Divisione e descrive la colorazione del perigonio e della corona del fiore attraverso le prime lettere in maiuscolo dei colori in inglese. (Vedi lo schema della classificazione internazionale nell’Allegato 1.)
Come confermato dalla curatrice della registrazione dei narcisi, la signora Melanie Underwood, attualmente, nel 2018, la RHS tiene un registro di ben 29 787 nomi di varietà ibride di narcisi regolarmente registrati e di 2 353 nomi non registrati (sinonimi o denominazioni trovate nella letteratura). In natura e in vecchi giardini d’Europa, degli Stati Uniti e in Oceania (Australia e Nuova Zelanda) sono poi ancora presenti molte centinaia di ibridi naturali o artificiali che sfuggono alle classifiche.
La maggiore forza a determinare la costituzione di nuovi ibridi era, ed è tuttora, quella delle mostre specializzate di fiori nei Paesi di lingua inglese. In Olanda sono poi i coltivatori stessi e la loro enorme esposizione di geofite primaverili nel famoso parco di Keukenhof a Lisse, dove è possibile ammirare innumerevoli narcisi in piena terra, a spingere gli ibridatori alla creazione di nuove varietà adatte alla coltivazione nei giardini e parchi. In Italia si svolge ogni anno la Mostra del Narciso nel vivaio Floriana Bulbose a Monte Porzio Catone vicino a Roma. Nel 2018 tale mostra è giunta alla sua trentesima edizione, mentre alcune altre esposizioni di narcisi in parchi di ville patrizie sono ancora all’inizio della loro esistenza.
I narcisi presenti alle mostre dei fiori a competizione non sono sempre quelli adatti anche ai giardini. Frequentemente essi sono coltivati in condizioni protette e comunque attentamente monitorate per ottenere dei fiori perfetti nella loro forma e nello sviluppo dei colori. Spesso i fiori vengono conservati in frigoriferi per tempi relativamente lunghi per soddisfare le esigenze temporali ed essere pronti a sfoggiare il loro massimo splendore nei soli 2 o 3 giorni della durata delle manifestazioni. Ma il valore e il merito di tali mostre, in cui vengono premiati i migliori fiori con medaglie e nastri, è assolutamente indiscusso ed ha portato all’attenzione anche del grande pubblico numerose varietà diventate dei brillanti punti di riferimento per giardinieri dilettanti e per progettisti di giardini e parchi di grande prestigio. Le mostre si svolgono in tutti i Paesi a maggiore interesse per i narcisi, come in Gran Bretagna, compresa l’Irlanda del Nord, negli Stati Uniti d’America, in Australia, in Nuova Zelanda, in Giappone ecc. Soprattutto la American Daffodil Society (ADS), con la sua annuale mostra nazionale e le esposizioni regionali in molti Stati dell’Unione garantisce una notevole diffusione e pubblicizzazione. L’ADS è anche una delle Società di giardinaggio meglio attrezzata nella digitalizzazione delle informazioni (DaffSeek, DaffLibrary) e del contatto tra i membri (Daffnet), oltre alla sua validissima pubblicazione trimestrale cartacea della rivista The Daffodil Journal.
I maggiori risultati innovativi della seconda metà del XX secolo sono stati quelli dell’introduzione di nuove linee di ibridi delle Divisioni tradizionali (da 1 a 4), in particolare con corone e tepaloidi di colore rosa e l’accettazione e la diffusione di cosiddetti narcisi split-corona (a collaretto), inclusi nelle Sottodivisioni 11a e 11b. Nelle figure 1 a possono essere visti alcuni esempi di tali ibridi ormai ampiamente sperimentati in varie condizioni climatiche e diffusi nel commercio specializzato. Alcune di queste cultivar sono state utilizzate come progenitori per la costituzione di ibridi nuovi con proprietà ulteriormente migliorate, grazie alla estesa fertilità sia femminile che maschile. Su questo si basa anche l’attuale lavoro di miglioramento genetico che porta annualmente alla registrazione ufficiale presso la RHS di ca. 170 ibridi all’anno. Incroci molto meno prevedibili ed efficienti hanno anche portato a numerose aggiunte alle Divisioni 5-10 delle varietà di narcisi che richiamano specie (Fig. a Fig.) o sono difficilmente classificabili (Divisione 12, Fig. ).
In questo articolo si vuole richiamare l’attenzione sugli innovativi indirizzi ed i risultati ormai ottenuti nel nuovo millennio. Si è scelto di farlo attraverso degli esempi del lavoro di alcuni ibridatori professionali o semiprofessionali, ma soprattutto di quelli amatoriali. Infatti, il contributo dei dilettanti è stato essenziale nei progressi ottenuti in questo campo.
Come sottolineato da uno dei più importanti nominativi nella presente panoramica, il famoso ibridatore semiprofessionale Brian Duncan dell’Irlanda del Nord, l’ibridazione di narcisi non è un grande business. Si tratta di un’impresa lenta. Per i coltivatori specializzati sono necessari dai 12 a 15 anni per produrre una quantità sufficiente per poter offrire una nuova varietà in un catalogo specializzato. Normalmente ci vogliono 5 anni per una piantina germinata per la prima volta a produrre un bulbo capace di fiorire. Poi, se il fiore viene ritenuto valido, sono necessari altri anni per confermare la sua riproducibilità e consistenza nel tempo. Meno del 2% delle piantine dei semenzai superano le selezioni, devono essere coltivati per ulteriori valutazioni e poche di queste raggiungono lo stadio di denominazione e registrazione. E’ ovvio che dalla parte degli ibridatori è necessario un quasi ossessivo entusiasmo, una profonda dedizione e vera pazienza. Non è dunque sorprendente che nei Paesi dove attualmente vengono fatti gli incroci, vale a dire Gran Bretagna e Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, USA, Paesi Bassi, Giappone e Germania ci sono complessivamente meno di un centinaio di ibridatori specializzati in narcisi.
Progressi alla fine del XX secolo e nel nuovo millennio
John A. Hunter, il decano degli ibridatori di narcisi
Nel 1945, John Hunter aveva nove anni e partecipò per la prima volta attivamente ad una esposizione di fiori di narcisi in Nuova Zelanda. Il suo amore per questo genere di piante non si interruppe mai. Già nel 1949 egli fece i primi incroci. Notevole è il fatto che da allora egli ha conservato tutte le descrizioni delle sue ibridazioni che oggi costituiscono la più completa documentazione al mondo del miglioramento genetico di narcisi ad opera di una sola persona.
Per il suo lavoro egli utilizzava dei fiori provenienti da quattro Paesi, combinando le migliori caratteristiche per creare le sue linee di narcisi con corone rosa, con enfasi alla forma ovoidale dei segmenti del perigonio, buoni steli e l’intensità del colore rosa. John Hunter si dedicò molto ai narcisi rosa, ma non trascurò nessuna delle Divisioni di narcisi ibridi.
Narcisi rosa dalI’Inghilterra costituivano la sua base (soprattutto N. ‘White Sentinel’ del Rev. Engelheart e successivamente N. ‘Pol Voulin di John S. B. Lea). Egli inserì nel suo programma di miglioramento genetico delle cultivar australiane, caratterizzate da ottimi colori, ma spesso da steli corti, varietà olandesi per il vigore e americane per la lunghezza degli steli. Per esempio N. ‘Obsession’ dalla Tasmania e N. ‘Daisy Schaeffer’ dall’Olanda erano ottimi da questo punto di vista. I suoi migliori narcisi rosa sono probabilmente N. ‘Polar Sky’ 2 W-WWP del 1999 e gli innovativi N.’Tranquil Image’ 2 W-P del 2004 e il trombone rosa N. ‘Pink Cosmos’ 1 W-WPP del 2010.
I primi tromboni creati da John Hunter risalgono agli anni cinquanta, ma anche la sua recente cultivar N. ‘Braveheart’ 1 Y-Y è di splendida forma e di colore uniforme. Egli ha anche creato dei tromboni bicolori, alcuni di eccezionali dimensioni.
John Hunter considera N. ‘Silver Monarch’ 2 W-W del 1997 come uno dei suoi narcisi interamente bianchi di migliore qualità. Si tratta di un narciso eccezionalmente vigoroso. N. ‘Cosmic Ice’ 1W-W è stato registrato nel 2010. Esso ha un diametro di 120 mm ed una splendida corona lunga 50 mm, quanto sono lunghi anche i segmenti del perigonio, estremamente regolari, ovoidali e lisci. Anche gli ibridi bianchi della Divisione 3, come N. ‘Polar Morn’ 3 W-YWW del 1992 e N. ‘Polar Convention’ 3 W-W del 1999 hanno fatto storia.
L’ibrido N. ‘Moonwalker 3 Y-Y del 2011 è un narciso innovativo della Divisione 3, interamente giallo verdastro e di splendida forma. Egli è un risultato dell’incrocio tra due ibridi creati con una lunga serie di complicati incroci durante i molti anni di dedicata preparazione.
I narcisi completamente rossi, vale a dire con perigoni arancioni scuri e corone rosse sono la meta di vari ibridatori. John Hunter non spera più di vedere un tale narciso nel prossimo futuro. I suoi più recenti risultati di questa linea sono N.’Pacific Hope’ 2 Y-YOO e N. ‘Pacific Flash’ 2 Y-YOO registrati nel 2016. Lo affascina anche l’apparente spolveratura d’oro su alcuni narcisi con tepali gialli. Egli dice che se avesse di nuovo a disposizione il suo tempo da ibridatore, lo dedicherebbe probabilmente interamente a questo fenomeno.
I narcisi gialli con corone rosa sono tuttora molto ricercati. Il più brillante narciso con quei colori creato da John Hunter è N. ‘Insight’ 1 Y-P, registrato nel 2016. Altri eccellenti ibridi con questi colori sono tuttora pronti nelle sue aiuole ed aspettano solo l’atto finale della registrazione presso la RHS.
Anche i narcisi delle Divisioni vicine alle specie sono state sottoposte al lavoro di miglioramento genetico dell’ibridatore amatoriale John A. Hunter, il quale si dedicò nella sua vita di ogni giorno al mestiere di orologiaio e gioielliere. I risultati con i triandrus, ciclaminei ed i poeti sono di particolare rilevanza. Il N. ‘Cronkite’ 9 W-GYR, registrato nel 2010 e denominato in onore dell’eccezionale commentatore radiofonico americano, Walter Cronkite, è uno dei più perfetti.
John A. Hunter non trascurò nemmeno i narcisi a collaretto della undicesima Divisione. Il suo ibrido con maggiore successo è N. ‘Gold Lake’ 11a Y-O, registrato nel 2010, ma sono già pronte per la registrazione altre due split-corone. Egli trova come più difficili i narcisi a fiore pieno, quelli chiamati “a fiore doppio”. Ottenere la loro costante simmetria è arduo. Il suo incrocio di N. ‘Tranquil Image 2 W-P con N. ‘Cosmic Dawn’ 4 W-WYR, due delle sue migliori varietà, produsse N. ‘Cosmic Image’ registrato come 4 W-YRR’, tuttora secondo lui il più soddisfacente doppio da lui creato,ma ultimamente da lui indicato con il codice 4 W-WYP/R.
I risultati di John A. Hunter più noti e riconosciuti sono quelli di narcisi in fiore in autunno e d’inverno, frutti degli incroci con Narcissus viridiflorus. Dalla fine degli anni ottanta egli si dedicò a tali incroci con narcisi ibridi allo scopo di introdurre la fertilità nelle giunchiglie. L’incrocio dell’ibrido N. ‘Sea Dream’ 3 W-GWW usando il polline di N. viridiflorus opportunamente conservato refrigerato fino alla primavera, portò subito ad un risultato prestigioso: la costituzione di N. ‘Emerald Sea’ 7 W-G, registrato nel 1999. ‘Emerald Sea’ è poi stato incrociato con giunchiglie fertili come N. ‘Hillstar’ 7 YYW-YWW di Grant E. Mitsch e N. ‘Limequilla’ 7 W-W di Elise Havens, il che portò ad una linea ininterrotta di narcisi giunchiglie fertili e di qualità da esposizione. Inoltre è interessante che tutte le piantine ottenute dall’incrocio di N. viridiflorus con narcisi ibridi a fioritura primaverile erano capaci di sopravvivere a delle temperature basse, inferiori allo 0°C, mentre la specie usata è proprio termofila. Comunque, gli incroci di questo tipo sono da eseguire preferenzialmente in climi temperato-caldi.
John Hunter afferma: “Sono dell’opinione che il narciso si trova ancora in uno stadio precoce della sua evoluzione e un grande numero di variazioni deve ancora apparire. La variabilità è ciò che fa del narciso un soggetto tanto interessante per il miglioramento genetico. Il mio consiglio a tutti gli interessati a questo genere è di studiare gli alberi genealogici e di imparare il più possibile sulla storia di questo fiore dai tempi di John Parkinson nel 1629 ad oggi. Chiunque può ottenere buoni narcisi se seguirà questo approccio.”
Brian Duncan e la sua ricerca della perfezione
Dalla metà del XX secolo l’ibridazione di narcisi è stata perseguita soprattutto da amatori entusiasti, i quali cercavano fiori sempre più lisci e perfetti nella forma e nei colori per le mostre specializzate e per vincere degli ambiti trofei. In Olanda l’approccio era più commerciale con enfasi su fiori di grandi dimensioni con colori particolarmente vistosi, forme inconsuete come quelle delle split-corone (a collaretto) e con bulbi dotati della capacità di moltiplicarsi rapidamente.
Una delle particolari caratteristiche dei miglioratori genetici di narcisi era sempre la notevole disposizione a condividere i loro migliori fiori con gli altri ibridatori anche di altri Paesi e continenti. In tal modo veniva accelerata significativamente la costituzione di nuove cultivar da un allargato serbatoio di geni e i risultati più importanti venivano spesso conseguiti simultaneamente in diverse parti del mondo.
L’ibridatore semiprofessionale Brian Duncan in Irlanda del Nord si è dedicato come instancabile dilettante alla creazione di nuove varietà ed ha contribuito in maniera decisiva anche alla loro accessibilità da parte del grande pubblico con i splendidi cataloghi della sua impresa vivaistica specializzata. Egli ha seguito con convinzione gli insegnamenti di Guy Wilson e l’esempio di J. Lionel Richardson in Irlanda ed è responsabile di aver fissato molto in alto l’asta dei criteri qualitativi in Europa, dove le sue cultivar hanno davvero fatto storia. Nonostante questo egli indica tuttora la necessità di un ulteriore lavoro, soprattutto nella costituzione di ottimi tromboni bianchi con corone arancioni, nella continuazione di miglioramenti qualitativi in generale e l’allargamento dei colori disponibili nei narcisi a collaretto. Al contrario dei vecchi criteri, ormai completamente superati, secondo i quali venivano dagli ibridatori scartati i fiori che non raggiungevano certi standard di grandezza, un vero grande interesse è attualmente presente per i fiori che non superano il diametro di 80 mm ed alcuni creatori di ibridi si sono quasi completamente specializzati nelle miniature e in narcisi di dimensioni intermedie. Secondo B. Duncan, la ricerca delle perfette forme e l’allargamento della gamma di colori è uno degli obiettivi più importanti del nuovo lavoro dei miglioratori genetici. Egli afferma che la ricerca nel campo delle miniature è forse di 100 anni indietro rispetto a quella riguardante i narcisi classici.
Brian Duncan indica delle priorità anche nella ricerca di una maggiore stabilità dei colori in narcisi esposti al sole, nella maggiore turgidità degli steli di narcisi doppi, nella resistenza alle malattie, in particolare dei tromboni bianchi e nel generale continuo miglioramento della qualità dei fiori per le esposizioni.
Ron Scamp e i suoi narcisi di qualità per giardinieri ed espositori
La passione per i fiori ed in particolare i narcisi si manifestò già quando da bambino Ron Scamp trascorse molto tempo nell’impresa florovivaistica dei suoi zii Dan e Peter duPlessis nella Tamar Valley in Cornovaglia. Fu poi Dan a trasmettergli la conoscenza e il profondo amore per i narcisi, nonché a dargli l’incoraggiamento ad ibridare e ad esibire le meravigliose nuove cultivar. Più di 44 anni fà i due partecipavano a tutte le maggiori esposizioni in Gran Bretagna per mostrare le loro nuove eccitanti varietà, nonché alcune di ibridatori da tutto il mondo.
Nel 1991 Ron, insieme con la moglie Maureen, avviò una piccola impresa di vendita per corrispondenza di narcisi di qualità basata su una grande collezione delle migliori varietà disponibili, nota oggi, nel 2018, ca. 28 anni più tardi, come la più estesa collezione del mondo. Infatti essa è costituita da più di 2500 diverse varietà, incluse le cultivar di propria introduzione. L’impresa ha ricevuto negli anni 35 medaglie d’oro della RHS, nonché numerosi altri riconoscimenti di eccellenza e unicità sia britannici che internazionali.
Sono le numerose introduzioni di nuove varietà alla fine degli anni novanta del XX secolo e nei primi anni del nuovo millennio a documentare i notevoli successi nella creazione di ibridi propri e l’innovazione dovuta a Ron Scamp in tutte le Divisioni dei narcisi.
Peter Ramsay e i suoi narcisi da esposizione in Nuva Zelanda
L’ eccezionale dedizione alla qualità dei narcisi da esposizione non era limitata solo ai Paesi dell’emisfero nord. Il dott. Peter Ramsay ha guidato in Nuova Zelanda per molti anni le classifiche, era un personaggio di grande importanza ed un riferimento su scala mondiale.
Per ragioni di salute egli non è più attivo in questo settore, ma fino a pochi anni fa il suo nome figurava tra gli ibridatori più quotati. Il suo lavoro deve essere ricordato perché egli fissò un alto standard qualitativo soprattutto dei narcisi delle Divisioni tradizionali da 1 a 4, indicando per il futuro molti traguardi. Di particolare importanza sono stati i suoi narcisi con colori fortissimi come N. ‘Cameo Fire’ 2 Y-R’ ed i ancora più recenti doppi N. ‘Blossom Lady’ 4 W-O del 2002, N. ‘Cameo Magic’ 4 W-W del 2004 e N. Ameeya’ 4 W-W del 2005, come pure il trombone tutto giallo N. ‘Our Bruce’ 1 Y-Y del 2008 e numerosi narcisi delle Divisioni 2 e 3. Tra i più recenti devono essere citati l’ibrido N. ‘Desmond’ 2 Y-R e il semenzale noto ancora sotto il suo numero PR15;7a, attualmente in processo di essere registrato.
Lawrence Trevanion e le sue tazzette, giunchiglie e bulbocodi australiani
Il miglioramento genetico è stato in gran parte orientato verso i narcisi a fioritura primaverile in climi temperati. Questo ha comportato l’influenza prevalente di narcisi da altitudini maggiori. Lawrence Trevanion ha però iniziato ad ibridare i narcisi nell’Ovest dell’Australia, a Perth, in un clima costiero mediterraneo secco. Ma poi, per fortuna, egli si è trasferito nella capitale dell’Australia, a Canberra, dove il clima è invece favorevole alla maggioranza delle specie di narcisi, ed è iniziata la sua particolare avventura. Egli ha realizzato una larga gamma di incroci i quali hanno portato a numerosi ibridi da giardino e per la naturalizzazione in condizioni climatiche invernali e primaverili non estreme.
Probabilmente i suoi maggiori successi innovativi si sono verificati nella Divisione 7 delle giunchiglie, la 8 delle tazzette e nei bulbocodi della Divisione 10. Molte di queste piante fioriscono già in autunno e d’inverno, ben lontano dalla stagione delle mostre di narcisi tradizionali. Grazie all’allargamento degli ibridi innovativi è però necessario segnalare che ultimamente vengono promosse anche delle mostre autunnali, per esempio dalla ADS, che probabilmente allargheranno presto i momenti in cui è possibile ammirare i narcisi.
Nuove tazzette a fioritura autunnale provengono attualmente in gran parte dal lavoro di Bill Welch, noto come Bill the Bulb Baron, in California. Il contributo maggiore di Lawrence Trevanion è stata l’introduzione in queste linee della specie Narcissus elegans a fioritura autunnale. Venivano così inseriti degli interessanti aspetti morfologici, nonché cambiamenti del profumo e miglioramenti nella resistenza all’insolazione, importante per i colori arancione e verde. Grazie pure alla dimensione contenuta della specie si era aperta la strada verso narcisi miniatura da giardini rocciosi, come per esempio le varietà N. ‘Autumn Surprise’ 8 W-O o N. ‘First Stanza’ 8 W-O. Quest’ultimo ibrido è dotato di una particolare vigoria e sono già a disposizione tazzette autunnali in una vasta gamma di colori e dimensioni in gran parte derivate proprio da Narissus elegans.
Nuove forme vengono introdotte da Lawrence Trevanion usando delle tazzette a collaretto inizialmente raccolte e coltivate dal californiano Bill Welch.
L’ibrido N.’Taztep’ 8 W-Y è un eccellente progenitore di nuove varietà grazie alla sua allargata gamma temporale di fioritura.
Uno degli obiettivi principali del lavoro di L. Trevanion è stato quello della diversificazione di ibridi fertili di giunchiglie. Questa linea è stata particolarmente di di successo: N. ‘Viriquilla’ 7 W-Y è una bella giunchiglia profumata invernale, che combina le caratteristiche degli ibridi fertili del tipo giunchiglia con quelli degli ibridi fertili ottenuti con il narciso verde, N. viridiflorus. Purtroppo il colore verde di tali ibridi tende a sbiancare con l’invecchiamento dei fiori, ma del lavoro molto promettente viene adesso svolto per superare tale problema.
Graeme Brumley dallo Stato di Victoria, Australia, ha condiviso quest’anno con Lawrence Trevanion dei bulbi di un narciso fertile a fioritura invernale con la corona di colore rosa, ottenuto da un incrocio con Narcissus viridiflorus. Sono da aspettarsi nel prossimo futuro dei nuovi ibridi rosa a fioritura autunnale ed invernale.
I narcisi della Divisione 10 con le caratteristiche di Narcissus bulbocodium sono quelli invernali più rustici. A Canberra sono deliziosi in un periodo dell’anno in cui si vedono pochi fiori. Questo tipo di narciso può essere estremamente vigoroso e fiorifero. Lawrence Trevanion ha registrato diverse varietà ed ha attribuito ai rimanenti ibridi il nome ‘Winter Colors’. Egli non ha ancora creato un narciso di tipo bulbocodium con il colore arancione e rosa, ma sta ottenendo dei progressi anche in questa direzione. Un suo ibrido interdivisionale è particolarmente utile in tale direzione: N. Gold Step’ 10 Y-Y, essendo splendidamente fiorifero e capace di trasmettere le sue caratteristiche ai suoi discendenti.
Robert Spotts e i suoi narcisi verdi
Originario del caldo Sud e poi residente in zone della baia di San Francisco non favorevoli ai narcisi, Bob Spotts incontrò i narcisi solo negli anni settanta, ma grazie all’intenso contatto con Sid DuBose fu presto contaminato dalla “febbre del narciso” e si dedicò con entusiasmo alla ibridazione dei narcisi. Du Bose diede a disposizione di Bob Spotts parte dei suoi campi in California e la collaborazione portò anche ad un incremento dell’attività di miglioramento dello stesso DuBose. Uno stimolo ulteriore ad occuparsi seriamente dell’ibridazione di narcisi furono i consigli del ben noto ibridatore di miniature, prof. Harold Koopowitz e l’esempio del lavoro di Bill Pannill e di Elise Havens, la figlia di Grant E. Mitsch.
Bob Spotts si dedicò inizialmente soprattutto a nuovi ibridi del tipo triandrus. I suoi ottimi successi con fiori di intenso colore arancione e rosso erano purtroppo poco durevoli perché tali fiori si moltiplicano prevalentemente per seme e non sopravvivono a lungo.
Si ebbe un cambio decisivo nel lavoro di Bob Spotts tramite il suo incontro nel 1989 con il californiano Emanuel Lima e le sue piantine ottenute dagli incroci con Narcissus viriflorus , in fiore in autunno e all’inizio dell’inverno. Emanuel Lima condivise con Spotts il polline dei suoi incroci e l’eccezionalmente fruttuosa nuova linea di ibridazione fu iniziata. Lima stesso cercava di ottenere dei fiori di narcisi con un intenso colore verde scuro e tutti gli altri risultati. anche quelli particolarmente affascinanti, venivano da lui scartati. Egli non raggiunse mai il suo obiettivo, ma ai suoi successori lasciò un tesoro in forma di una numerosissima progenie di ibridi di prima generazione. Stimolato anche dal lavoro e dai risultati di John A. Hunter in Nuova Zelanda, Bob Spotts concentrò appunto il suo lavoro sull’uso del vasto numero di discendenti dall’attività di Emanuel Lima. Solo di rado egli stesso ricorreva ad incroci direttamente con N. viridiflorus , basandosi prevalentemente sulle piantine del lascito di E. Lima e sui loro diretti discendenti da incroci con narcisi standard.
Presto si verificò il successo della varietà N. ‘Mesa Verde’ 12 G-GGY, registrata nel 2001. Questa affascinante cultivar con fiori veramente verdi è adatta anche ai climi molto più freddi di quello californiano e viene per questo particolarmente apprezzata nel centro e oriente degli Stati Uniti d’America.Altre importanti introduzioni di Robert Spotts sono quelle di N. ‘Mesquite’ 2 Y-Y, N. ‘Spider Woman’ 3 Y-O e N. ‘Apache Tears’ 5 WWG-GGO.
Jaco Leenen – un rappresentante di una famiglia di ibridatori professionali
L’impresa olandese di coltivatori ed ibridatori di geofite ornamentali, W.F. Leenen en Zn. B.V. di Voorhout nel distretto dei bulbi da fiore, attiva dall’inizio del XX secolo, si dedica professionalmente all’ibridazione di narcisi. Essa è uno degli innovatori mondiali nel mondo della coltivazione e del miglioramento genetico di tali fiori. La società conduce una costante ricerca di nuove variazioni ed ha una consolidata storia di numerose introduzioni nel mercato di nuove ed innovative cultivar. La base per un tale successo è assicurato da un ininterrotto orientamento verso l’innovazione e l’allargamento mirato delle conoscenze dei prodotti da generazione a generazione della famiglia. Nel 2002 la società fu scelta nei Paesi Bassi come “Imprenditore agricolo dell’anno”.
Gli indirizzi perseguiti attualmente con i programmi di miglioramento riguardano le resistenze a funghi nocivi come Fusarium e ai virus. Un obiettivo di nuove ibridazioni è anche quello di superare la necessità di un periodo di freddo per indurre la fioritura. In tal modo si intende allargare la coltivazione di narcisi a climi più caldi. Sul mercato sono in arrivo inoltre delle cultivar del tipo di N. viridiflorus.
Tra le cultivar introdotte da W.F. Leenen spiccano N. ‘Modern Art’ 2 Y-O del 1973, N. ‘Fashion’ 11bY-Y/O del 1977, N. ‘Berlin’ 2 Y-YYO del 1980, N. ‘Delta’ 11b W-O/YW del 1983, N. ‘Bicentennial’ 1 W-Y del 1983, e più recentemente due cultivar molto innovative: il doppio N. ‘Madison’ 4 W-YOY, registrato nel 2004 ed il trombone giallo-rosa particolarissimo, N. ‘Sagitta’ 1 Y-P, registrato nel 2007.
Mary Lou Gripshover e la sua miniera d’oro di informazioni sui narcisi
Insieme con gli strepitosi DaffSeek e Daffnet dell’ADS, ideati, realizzati e mantenuti da Ben Blake e Nancy Tackett, il servizio a disposizione tramite la presenza dell’American Daffodil Society on-line, spicca in maniera ammirevole la DaffLibrary. Essa è il risultato dell’inestimabile valore del lavoro della signora Mary Lou Gripshover, membro da moltissimi anni della ADS, in cui ha ricoperto tante cariche di alto prestigio. La DaffLibrary contiene sia tantissimo materiale digitalizzato riguardante i narcisi che numerosissimi ed utilissimi link, i quali permettono di consultare quasi tutto quello che nel mondo viene scritto e pubblicato sui narcisi. L’ideatrice e la realizzatrice di DaffLibrary è proprio Mary Lou Gripshover. La miniera d’oro della conoscenza di narcisi è proprio lei stessa: una instancabile entusiasta di questi fiori, disposta sempre ad aiutare gli altri nell’approfondimento di ogni aspetto della classificazione, coltivazione e tutti gli altri rapporti degli uomini con il genere Narcissus.
Mary Lou ha anche subito sostenuto il presente riassunto sui progressi conseguiti e da aspettarsi nel mondo dei narcisi. Essa ha sottolineato la tendenza mondiale verso l’interesse per i narcisi miniatura ed ha messo in evidenza il lavoro svolto da vari ibridatori americani.
Il prof. Harold Koopowitz in California sta ibridando in questo settore in varie nuove direzioni. Egli ha già creato meravigliosi fiori della Divisione 8, molti da incroci usando Narcissus elegans e N. ‘Emerald Sea’ 7W-G di J. A. Hunter. Egli possiede alcune splendide miniature rosa nate dal connubio di Narcissus dubius con dei narcisi ibridi standard con il colore rosa nella corona. Koopowitz ha anche usato Narcissus viridiflorus ed altre specie a fioritura autunnale per creare alcuni ammirevoli nuovi fiori.
Secondo M. L. Gripshover sono da segnalare le cultivar N. ‘Itsy Bitsy Splitsy’ 11 Y-O da un incrocio con Narcissus fernandesii, registrata nel 2007 e N. ‘Little Dianne’ 8 W-WPP, dall’incrocio di Narcissus dubius con N. ‘Pink China’ 2 W-P, registrata nel 2010, entrambe create da Koopowitz. Si tratta di miniature con il perigonio appena più largo di 30 mm e inconsuete anche nei colori e nella forma.
Un’altro ibridatore amatoriale americano, Larry Force in Mississippi sta pure creando meravigliose miniature. Egli ha molti piccolissimi poeti accanto a numerosi altri tipi e vince regolarmente con essi dei premi alle mostre. E’ da segnalare che in numerose mostre sono ormai presenti delle sezioni dedicate esclusivamente ai narcisi miniatura, un’altro indice per l’interesse in tali piccoli narcisi che sono in gran parte frutto di incroci inconsueti. Così pure in Germania il prof. Theo Sanders, che anni fa ha registrato alcuni nuovi ibridi, si dedica attualmente ad incroci assai improbabili, controllando al microscopio la germinabilità del polline e prevedendo la fertilità per l’ibridazione innovativa ed inconsueta orientata verso sviluppi futuri.
In Maryland negli Stati Uniti Mitch Carney si concentra sui difficili tromboni con corone arancioni. Egli conduce anche la coltivazione e vendita di novità da vari amatori americani come la stessa signora M.L. Gripshover e Dan Bellinger del’Ohio e Bob Spotts della California. M. Carney possiede anche una larga collezione di cultivar neozelandesi.
In Michigan conduce, sotto il nome Oakwood Daffodils, la sua impresa dedicata ai narcisi il dott. John Reed. Egli costituisce e registra nuovi ibridi. Il suo ibrido perfetto ed innovativo N. ‘Cinnamon Ring’ 3 W-WO è stato altamente premiato nel 2017. John Reed ha anche acquistato molti dei bulbi di Mitsch/Havens quando questa famosa fonte di narcisi innovativi (ricordata ulteriormente con delle fotografie a seguito di questo paragrafo) ha smesso di occuparsi della creazione di nuovi ibridi.
Steve Vinisky come Cherry Creek Daffodils in Oregon e Brent e Becky’s Bulbs di B. e B. Heath in Virginia conducono delle imprese dedicate ai narcisi a tempo pieno. Entrambe dispongono di vasti assortimenti e fiori decisamente innovativi.
Mary Lou Gripshover ha anche creato dei propri ibridi e il tempo favorevole degli ultimi anni ha permesso la loro esibizione, trattandosi di fiori tardivi. Il N. ‘Olentangy’ 3 W-GYY, registrato nel 2015 vinse il premio di migliore fiore dell’esposizione in Ohio nel 2017 e N. ‘Final Curtain’ 3 W-GYY, registrato nell’anno 1995, lo stesso premio nell’anno precedente, 2016. Particolarmente bene è fiorita anche la cultivar molto innovativa N. Eden Park’ 2 W-Y, registrata nel 2015.
Tom Stettner – il mago che immortala i narcisi in foto
Uno dei fotografi onorari, ma estremamente professionali, delle mostre di narcisi in USA è Tom Stettner. Egli ha registrato proprio nel 2018 un suo ibrido che raccoglie in se tutte le caratteristiche ambite da chi si dedica ai narcisi innovativi. A questo ibrido è stato dato il nome N. ‘Margaret’s Grace’ 2 W-OOW per ringraziare la signora Margaret per aver consentito la coltivazione di narcisi nuovi sulla sua proprietà. Questo fiore è stato nominato il migliore della mostra in Ohio nell’anno 20018. Altre creazioni di Tom Stettner, nonché le sue splendide fotografie dei risultati dalle mostre specializzate, documentano bene in DaffSeek l’indirizzo scelto dagli ibridatori americani nello sviluppo di recenti narcisi innovativi da esposizione.
Ringraziamenti
L’autore del presente riassunto dei recenti sviluppi nel mondo dei narcisi ringrazia sinceramente gli ibridatori che hanno voluto contribuire con le loro esperienze, informazioni, dati ed immagini. Si ringraziano anche tutti i fotografi che hanno dato a disposizione le loro riprese fotografiche in DaffSeek, le quali sono state gentilmente e con perizia elaborate e trasmesse da Nancy Tackett e Ben Blake dell’American Daffodil Society. Nancy ha anche suggerito delle validissime aggiunte, scelte e correzioni.
Particolari ringraziamenti vanno a Mary Lou Gripshover per i suggerimenti e i consigli sul lavoro degli ibridatori e coltivatori statunitensi e a Tom Stettner per le numerose immagini fotografiche messe a disposizione.
Un “Grazie!” speciale va a Brian Duncan in Irlanda del Nord che ha aperto una finestra unica sul suo lavoro più recente e attuale, condotto col suo efficientissimo team famigliare ed innovativo insieme con la moglie Betty . Brian dichiara: “Noi siamo una squadra e lei ha fatto tantissimo negli anni per supportare le mie fatiche. Senza di lei ed il suo continuo contributo non avrei potuto raggiungere quello che ho fatto, seppur poco esso sia.”