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Iris hollandica STANDARD MIX

 4,90 (15 pz) -  41,65 (150 pz)

Miscuglio di cultivar classiche: fiori con 5-7 diversi colori.

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Famiglia

Origine

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Esposizione

Fioritura

Mentre prima le iris derivate da Iris xiphium venivano chiamate esclusivamente “Iris spagnole”, dall’inzio del XX secolo si è diffuso il nome “Iris olandesi” per descrivere delle piante la cui origine non è molto chiara e le “Iris spagnole” sono diventate introvabili. I progenitori sono certamente da cercare tra le specie più rustiche del sottogenere Xiphium e probabilmente tra le selezioni preesistenti dette “Iris spagnole”. Certo è che le prime iris chiamate “olandesi” sono state introdotte dal famoso vivaio Tubergen in Olanda ed erano dovute al lavoro di miglioramento genetico dei fratelli Hoog. Lo sviluppo più importante di queste iris è avvenuto dagli anni cinquanta e attualmente sono moltissime le cultivar in commercio. Queste piante sono caratterizzate da steli alti (40-90 cm), fiori del diametro fino ca. 13 cm con colori sempre più interessanti, soprattutto nelle cultivar colorate diversamente nei vessilli e nelle ali. I fiori sbocciano normalmente in piena primavera, prima delle cultivar di Iris anglica, ma grazie alla facile conservazione dei bulbi, la fioritura può essere programmata anche per periodi più tardivi. Molte di queste cultivar sono usate nell’industria dei fiori recisi e grazie allo sviluppo dettagliato delle condizioni di conservazione dei bulbi, è possibile trovare queste iris recise in commercio praticamente tutto l’anno. Per la coltivazione in giardino è disponibile una discreta gamma di varietà, delle quali i bulbi vengono venduti sia in autunno che in primavera. Il clima medio italiano permette di mettere i bulbi a dimora già in autunno. Solo in località dove si verificano episodi di gelo intenso è consigliabile piantarli in primavera, a meno non si desideri allungare significativamente la fioritura fino all’inizio dell’estate, piantando eventualmente i bulbi progressivamente (per esempio ogni tre settimane) da ottobre fino a maggio. La conservazione prolungata dei bulbi deve essere effettuata a bassa temperatura ed in un ambiente in cui non si verifica un’eccessiva perdita di umidità. Le piante vanno allevate in pieno sole in un suolo ricco e permeabile, possibilmente leggermente alcalino, in buche assai profonde, ca. tre volte la loro altezza e distanziati tra di loro almeno il doppio del loro diametro medio (secondo la regola “uno sì, due no”). Possono essere piantati miscugli che danno molta soddisfazione per l’interessante diversità dei colori dei fiori. I bulbi possono rimanere indisturbati nel terreno per alcuni anni, ma generalmente si osserva una progressiva riduzione del numero di piante capaci di fiorire.
Queste iris sono tra le geofite ornamentali più facili in coltivazione.

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